YOGA MUNAY – PRATICA D’AUTUNNO: LASCIARE ANDARE… SCELGO LA PAURA O L’AMORE

La mia lezione di Yoga Munay per questo autunno: impariamo a lasciar andare… scegliamo la paura o l’amore.

Quando arriva l’autunno siamo già a metà del processo di avvicinamento ai giorni più bui dell’anno. L’estate segna l’inizio di questo processo mentre la Natura rigogliosa ci dona i suoi frutti e le calde giornate ci invitano a festeggiare allegramente all’aperto in condivisione.

Per quanto i ritmi della vita occidentale non siano strettamente collegati ai cicli della Natura (abbiamo la luce anche durante la notte, facciamo spesa al supermercato e non abbiamo un contatto diretto con la Terra e col raccolto, lavoriamo tutti i giorni allo stesso ritmo) il nostro corpo risponde comunque alle sue leggi e ai suoi ritmi.

Osserviamo cosa succede in Natura in questo periodo:
le foglie cambiano di colore dipingendo il panorama di colori caldi e intensi, poi le foglie cadono diventano humus per la terra;
le giornate si accorciano, le temperature si abbassano;
gli uccelli migrano verso lidi più caldi e altri animali vanno in letargo;
Tutto intorno inizia a diventare più silenzioso.
In questa atmosfera che diventa un po’ malinconica il nostro umore cambia.
Come cambia d’aspetto la Natura anche il nostro corpo cambia.
Come le foglie che cadono c’è la necessità di lasciare andare pensieri che non hanno più motivo di esistere in quanto sono cambiate le prospettive, è urgente fare spazio dentro di noi, tagliare vecchi legami così da dare modo al tempo di ricreare nuove situazioni e nuove vie.

Con le giornate che si accorciano c’è desiderio di riposare di più e di dedicarsi ad attività interne, come la lettura, la ricerca, la meditazione.
La terra ora riceve a sé le foglie morte e i processi trasformativi si mettono in atto per riciclare, trasformare attraverso la pioggia che andrà ad ammorbidire e far penetrare in profondità gli elementi del substrato. L’aria si fa fresca e frizzante e sposta gli innumerevoli semi provenienti dai frutti dell’estate, il sole debolmente illumina e il fuoco accumulato nella Terra nella stagione calda attiva il processo di trasformazione dei minerali.

Si apre il varco verso gli inferi, verso il profondo della Terra dove andremo ad osservare i naturali processi di fertilizzazione e dove riconosceremo e impareremo i valore della pazienza e della fiducia.

*Secondo la teoria dei 4 elementi l’autunno è associato all’elemento Acqua e alla direzione Ovest.
Questo elemento ci porta a conoscere a fondo il nostro mondo emozionale, ad essere fluidi, morbidi, flessibili, ad entrare in contatto con gli alti e bassi di umore, ci porta dentro e in profondità ad identificarci con le varie forme, infatti l’acqua essendo un elemento fluido si adatta al suo contenitore e il rischio è quello di farsi trascinare dal mondo emozionale e perdere il nostro centro, la nostra via maestra. Per questo è importante imparare a surfare sulle onde, a stare come una barca sul mare con uno sguardo verso il faro (elemento Fuoco).
Considerando che ogni visione abbraccia una parte della verità, credo che accogliere diverse visioni ci aiuti ad essere più flessibili e capaci di prendere il senso dell’unicità del messaggio.

*Secondo la medicina ayurvedica, l’elemento predominante in questo periodo è l’elemento Vata, ovvero l’elemento costituito da etere ed aria, e che ha le caratteristiche di leggerezza, spazio, trasparenza, instabilità.
Per questo ci si potrebbe sentire sradicati, senza punti di riferimento e con difficoltà a concentrarsi.
E’ importante così lavorare per rinvigorire gli organi dell’eliminazione dei rifiuti e i polmoni e tonificare la pelle per migliorare la capacità di assorbimento dei minerali e di energia e per aumentare la capacità di concentrazione e lucidità mentale.

*Secondo la teoria dei 5 elementi l’autunno è associato all’elemento Metallo e quindi ai polmoni come organi di riferimento. Il sentimento predominante è la tristezza e la capacità è quella di guardarsi dentro, di elaborare la morte, e organizzare il futuro.

Quindi raccogliendo le informazioni delle differenti culture sento che sia importante lavorare sulle radici, sull’adattabilità, sull’ascolto del proprio mondo emozionale, sul non giudizio, sul potenziamento del sistema immunitario, sull’abbandono.

SCELGO DI ABBANDONARE IL VECCHIO CON FIDUCIA, E’ UNA SCELTA D’AMORE,
COME L’ALBERO CHE LASCIA ANDARE LA FOGLIA.

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